To do in Venice

Come visitare la basilica

La Basilica di San Marco è il monumento più visitato di Venezia (con un ammontare di turisti stimato attorno ai 3 milioni all’anno) che, di conseguenza, presenta il problema di infinite code o di biglietti costantemente in sold-out.

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Breve storia della Basilica di San Marco

La Basilica di San Marco, situata nella famosa Piazza San Marco, è una delle più importanti e rappesentative chiese dell’arte bizantina in Italia. Costruita tra il IX ed il XIII secolo, la basilica era originariamente la cappella

privata del Doge di Venezia, divenuta successivamente il santuario della città.

Anche conosciuta come “la Chiesa d’Oro”, la Basilica di San Marco è un capolavoro architettonico che combina stili differenti, come il bizantino, il romanico e il gotico.  L’esterno è decorato con mosaici d’oro, pietre preziose e sculture che la rendono una delle chiese più monumentali ed opulente nel mondo.

All’interno, la basilica presenta un’ampia navata affiancata da una serie di archi e colonne in stile bizantino, con mosaici d’oro raffiguranti scene della Bibbia e della vita dei santi.

La cupola, affrescata con le immagini dell’Ultima Cena, è supportata da quattro colonne in stile romanico.

Una delle parti più ammirate della basilica sono le quattro statue dei cavalli in bronzo, simbolo di grande potere e nobiltà, che decorano la facciate della chiesa. I cavalli furono portati a Venezia dai veneziani dopo aver saccheggiato Costantinopoli nel 1204 e osservano ancora oggi l’intera città con il loro fascino.

La Basilica di San Marco è anche famosa per i suoi tesori, un’impressionante collezione di reliquie, inclusa una parte della croce di Cristo e il tesoro del Doge. Il tesoro è situato in una stanza adiacente alla basilica, dove si possono ammirare gioielli, gemme, lastre d’oro e altri preziosi oggetti.

La Basilica di San Marco è stata soggetta a innumerevoli restauri durante i secoli, come l’aggiunta di decorazioni e l’allargamento della facciata. Tuttavia, la sua bellezza e maestosità sono rimaste invariate ed è ancora oggi luogo di raduno per i visitatori da tutto il mondo.

Inoltre, la basilica è ancora luogo di numerose celebrazioni religiose ed eventi per la città di Venezia, come il Carnevale e la Festa della Sensa. La chiesa è aperta al pubblico ogni giorno dell’anno, ad eccezione di qualche festività. E’ il luogo più visitato della città.

In sostanza, la Basilica di San Marco è un tesoro pieno d’arte ed architettura, contenente storia bizantina e veneziana. La sua bellezza e imponente presenza la rendono una destinazione obbligatoria per chiunque visiti la città lagunare.

La Pala d'Oro

La Basilica di San Marco custodisce la preziosa Pala d’Oro, un maestoso lavoro in oro di stile bizantino prodotto nel X secolo. Si tratta di una struttura di legno alta circa 2 metri e larga 3,30 metri, rivestita da lastre d’argento e completamente coperta da foglia d’oro.

Con 255 placche e medaglioni, la sua creazione richiese una squisita tecnica di decorazione artistica smaltata chiamata cloisonné. La struttura, posta sull’altare maggiore della Basilica, è in stile gotico e su di essa sono raffigurate numerose immagini sacre, con Cristo circondato dagli Evangelisti al centro, profeti, apostoli, arcangeli sui lati e la storia di San Marco nella cornice.

Col passare del tempo, la Pala d’Oro fu sempre più arricchita fino al suo completamento nel XIV secolo, ma la particolarità che lascia tutti sbalorditi è la straordinaria quantità di perle, smalti e pietre preziose che contiene, tra cui granati, zaffiri, smeraldi, ametiste, rubini, agate, topazi, corniola e diaspro, per un totale di 1927 gemme!

Proprio a causa di questa peculiarità, si potrebbe essere sorpresi che l’Altare sia giunto fino ai giorni nostri senza essere stato rubato. In effetti, la tradizione vuole che Napoleone, trovandosi in sua presenza durante l’invasione, certamente non fu insensibile alla maestosa bellezza e raffinatezza dell’opera, ma fu fuorviato sul suo valore da un gioco linguistico tutto veneziano che permise di salvarlo.

“Xe tutto vero!” (è solo vetro!) dissero i veneziani all’Imperatore… senza pensare troppo al fatto che la parola italiana ‘VERO’ in dialetto veneziano significa anche ‘VETRO’…

Napoleone, fortunatamente, capì che l’opera era tutta in vetro (e quindi senza valore) e la lasciò al suo posto, portando altre cose preziose in Francia.

Grazie a questo equivoco dialettale, la Pala d’Oro fu salvata, dandoci il privilegio di poterla ancora ammirare nella sua bellissima ‘casa’ d’origine.

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